Cari amici, Il 30 novembre, alla Vigilia della prima domenica d’Avvento, nell’ambito del programma “Kulturkirche2025” (un’organizzazione che favorisce la collaborazione ecumenica delle Chiese Cristiane) abbiamo inaugurato con festosi squilli di campane l’anno della capitale della cultura. La chiesa di San Pietro era colma di ben 750 persone.
Era venuta molta gente e molti ospiti importanti. Abbiamo così anticipato l’inaugurazione “secolare” della capitale della cultura che avrà luogo appena il 18 di gennaio perché proprio il tempo dell’Avvento e del Natale fanno da sempre parte della cultura della nostra regione.
Ed eccolo improvvisamente qui questo anno straordinario. Ci siamo preparati con cura e tuttavia esso ci assale con un’ondata di responsabilità, incertezze, ma anche fiduciosa gioia anticipatoria. – Sì, venite a Chemnitz, quando se non ora potreste inserire questo luogo sconosciuto nella vostra personale carta geografica! Certo non mi è facile consigliare il momento migliore: ci sono progetti che attendo con gioia: gli altari velati in quaresima, tutta la pazza estate, l’incontro tra la mostra di Munch “Paura” e la nostra mostra giornalistica “Gebrochen und geborgen” (Spezzato e salvato), se ce la facciamo.
Il nostro progetto di cooperazione europeo “History of citizens” (“Storie” di cittadini, al quale ha collaborato anche la Scuola Media Ascoli sotto la guida della prof. Barbara Sturmar, n.d.t.) la cui visibilità è programmata appena per novembre, ma che sperabilmente attirerà già prima l’attenzione di molti su Chemnitz come luogo in cui è possibile imparare a mettere in campo le risorse necessarie alla gestione delle varie età e dell’invecchiamento.
Penso poi ai tanti gruppi che si sono già prenotati, ai molti che colgono l’occasione della capitale della cultura per fare un viaggio nella diaspora dei Tedeschi dell’est. Penso soprattutto ai nuovi amici dell’altra città europea della cultura Gorizia – Nova Gorica … Attraverso un progetto che si proponeva di mettere in comunicazione le nostre città non abbiamo trovato solamente dei partner, ma degli amici. All’inizio di ottobre ci siamo messi in viaggio con un grande bus e lì a Gorizia e Nova Gorica, due città sul confine tra Italia e Slovenia, abbiamo sperimentato, la gioia dell’incontro, l’ospitalità generosa e l’ampliamento degli orizzonti culturali ai più alti livelli.
Auguro a voi tutti un tempo benedetto dell’Avvento e del Natale nel quale si manifesti la bellezza dell’Emanuele spesso non visto (dal nostro motto “C – see- the unseen”), ma che dà ali alla nostra speranza.
Con amicizia, don Benno