Cappella della Esaltazione della Croce

Notizie Storiche

1587-1749 (contesto)

Costruzione del palazzo arcivescovile per volontà del nobile goriziano Giovanni Coblenz nel 1587 – si veda l’iscrizione impressa sul fronte del ballatoio interno alla corte, in corrispondenza della facciata della chiesa. Il palazzo nel corso del Settecento fu acquistato dal nobile Agostino Codelli de Fahenensfeld che nel 1749 lo donò a Maria Teresa d’Austria affinché lo destinasse a sede della neoeretta Arcidiocesi di Gorizia.

Descrizione

La chiesa della Santa Croce, che oggi si presenta nel suo aspetto originario ripristinato nell’accurato restauro attuato sul finire del XXI secolo, fu realizzata a metà del Settecento per volontà del nobile Codelli, che aveva acquistato anche l’attuale palazzo arcivescovile, di cui la chiesa ne completa il fronte principale; l’edificio ecclesiastico si inserì in un contesto di palazzi e case nobili che formano una cortina edilizia definendo la strada che proviene dalla principale piazza cittadina, in una zona che all’epoca della costruzione vide sorgere numerosi e significativi edifici di culto. La chiesa della Santa Croce, di modeste dimensioni, spicca per il suo particolare impianto quasi centrale, dominato da un’alta volta con lanterna dalla quale filtra la luce conferendo un effetto di ascensione. Dal punto di vista stilistico, sia l’interno ma soprattutto la facciata, è concepita secondo canoni settecenteschi che richiamano il rococò, presentando una sapiente composizione di modanature che danno un prezioso movimento alle facciate, formando dei giochi chiaroscurali valorizzati anche dalle scelte cromatiche; l’insieme, coerente ed unitario, mostra una certa ricchezza formale, tale da divenire esempio per le successive chiese cittadine coeve.