Il tesoro della santità
I segni della fede
Il tesoro per la comunità cristiana è l’esempio di santità, la testimonianza di una vita evangelica e bella, di cui è disseminata la storia della Chiesa.
I santi sono modelli cui guardare. Le reliquie, raccolte e venerate nel corso dei secoli, sono testimonianze tangibili, quasi dei promemoria della santità. In quanto memoria della concretezza della vita di un santo, mettono in relazione con il sacro.
La fede trova negli oggetti per il culto un momento di manifestazione; sono oggetti di venerazione e di riferimento, segni della ricerca di protezione e affidamento. Il valore materiale e la cura che ricevono i reliquiari – parliamo di veri e propri “tesori” – riflettono il valore del loro contenuto, che è la santità.
Le reliquie più antiche della chiesa metropolitana sono di origine aquileiese: qui trasportate nel 1756, raccontano come la Chiesa goriziana raccoglie l’eredità di quella aquileiese.
A queste poi si aggiungono altre nel corso del tempo, che raccontano stili di santità più moderni. Ogni epoca della Chiesa ha i suoi santi, perché il vangelo chiede modi sempre nuovi di attualizzazione. Ogni epoca ha avuto il suo stile per far conoscere la storia di santità attraverso i reliquiari che hanno preso forme molto differenti.
Gli oggetti per il culto possono essere anche effigi, croci processionali, emblemi di confraternite. Le confraternite, legate all’affidamento ad un santo protettore, soprattutto per alcuni secoli sono state strumento di compartecipazione dei laici alla vita della chiesa.